“Nel mare si è costruita la storia del nostro Paese ed ancora oggi si vivono storie che segnano profondamente la nostra cultura. La memoria orale, il ricordo di quello che siamo stati e soprattutto la conservazione di testimonianze importanti sono fondamentali: se un Paese non si riconosce attraverso il proprio passato non può guardare con forza al futuro”. Il comandante generale delle Capitanerie di porto Giovanni Pettorino ha vivamente apprezzato il progetto culturale dei Cantieri della civiltà marinara, inaugurato dal Comune nell’agosto scorso. Pettorino è giunto sabato 9 gennaio in corso Castel San Giorgio in visita ufficiale.
Sono intervenuti il direttore marittimo di Ancona Enrico Moretti, il capo del Compartimento marittimo di San Benedetto Marco Mancini, il comandante della Capitaneria di Porto San Giorgio Simona Gentile, il direttore dell’Istituto centrale per il patrimonio immateriale del Mibact Leandro Ventura, la componente del gruppo di lavoro per il progetto dei Cantieri Barbara Toce e il consigliere regionale Marco Marinangeli.
Ad accoglierlo c’erano il sindaco Nicola Loira e dall’assessore alla Cultura Elisabetta Baldassarri. Pettorino è stato condotto all’interno di palazzo Trevisani dalla guida dell’antropologo Francesco De Melis. “Dobbiamo guardare avanti con l’energia della speranza – ha rimarcato il generale – . Nel documentario sul Fortunale abbiamo visto testimonianze di vita molto dura: i nostri nonni vivevano condizioni economiche e sociali difficili, sono riusciti a sopportare e superare quei momenti.
Osservando queste storie dobbiamo rinforzarci pensando che questa attuale congiuntura passerà”. Soddisfazione per l’attenzione riservata è stata espressa dall’assessore Baldassarri e dal primo cittadino Loira: “Sono stato sempre convinto che la cultura della nostra città e lo sviluppo della stessa nei vari ambiti non può prescindere dal mare e dalla storia ad esso legata. Su questo ho lavorato in questi anni, sul recupero della memoria che si fa strumento di crescita culturale, di una consapevolezza diffusa per le prossime generazioni. Oggi la grandissima
considerazione del Ministero, che ha già investito in questa esperienza e intende farlo ancora di più e la considerazione del Comando generale delle Capitanerie di porto ci da il senso della riuscita di questa iniziativa, unica in Italia”.