“Nei primi cento giorni di mandato come nuovo assessore al turismo della Città di Fermo capoluogo, prima di disegnare una programmazione accurata su come meglio definire strategie da mettere in campo per questo nuovo anno, ho iniziato un lavoro di studio su quanto delineato per il settore, dalla Commissione Europea e dal Ministero dei Beni Culturali e turistici, integrandolo con le linee di mandato della Regione. Inoltre da subito un lavoro di ascolto sul territorio, che sto portando avanti, con tutti gli operatori turistici quali associazioni di categoria, rappresentanti degli albergatori, dei campeggi, dei B & B, ristoratori, camperisti, operatori di spiaggia, agenzie viaggi, agriturismi ecc..
Con una pandemia mondiale in corso, progettare il futuro di un settore come quello del Turismo non è affatto semplice, risente del momento e delle restrizioni in corso ed è per questo motivo che sarà necessario fare squadra e delinearlo insieme, in modo da farsi trovare pronti, speriamo non appena l’emergenza terminerà. Il comparto turistico fa parte di una filiera complessa e ovviamente per creare valore, fondamentale sarà la messa a terra di una sinergia tra pubblico e privato per comporre una forte ed innovativa identità turistica integrata. La stessa dovrà anche contare però sul lavoro di squadra dei Comuni che insieme vorranno riscrivere la storia del turismo futuro senza campanilismi sterili ed inutili, vissuti fino ad oggi. Sarà dunque necessario sfruttare tutte le risorse disponibili su tutto il territorio fermano, come quelle culturali, enogastronomiche, paesaggistiche, manifatturiere, storiche rievocative.
Il nuovo turismo sarà certamente un turismo green basato sull’ecosostenibilità ed anche sulla sicurezza. Il territorio fermano potrà rispondere molto bene ad esigenze emozionali richieste, di paesaggi, borghi, colline, entroterra e costa.
Occorrerà pensare ad un circolo virtuoso di sviluppo che partendo dall’offerta turistica di Fermo, come città capoluogo di provincia, accompagni il visitatore, che oggi è diventato viaggiatore, in un “racconto” virtuale/digitale, potenziando completamente i servizi web presenti sul mercato in rete turistico promozionale, che lo coinvolga sin dalla preparazione del tour, alla pianificazione del viaggio durante la permanenza e infine al rientro.
Su questo tema di attraction, bisognerà lavorare in primis sulla città, all’individuazione di una location, per cui la stessa potrà essere identificata e ricordata da tutti come meta da visitare, un brand competitivo distintivo e duraturo nel tempo.
Nel frattempo ci si dovrà impegnare su 3 macro aree di sviluppo importanti di settore, perché la ripartenza, non appena sarà possibile, avverrà certamente dai territori :
1) Turismo cittadino e paesi limitrofi, con eventi dedicati e customizzati per il territorio;
2) Turismo nazionale e regioni limitrofe, con promozioni turistiche di carattere più ampio e condivise con la Regione Marche, per entrare in una rete nazionale di valorizzazione culturale;
3) Turismo internazionale, che tocca i temi di logistica, mobilità, gemellaggi, fiere, festival e tanto altro. Su questa ultima, importante sarà focalizzarci su una grande opportunità quale quella di saturazione di over turism delle classiche città italiane ormai viste e riviste che ci permetteranno di avere una vetrina sui nostri territori inesplorati.
Dobbiamo intraprendere una strada che ci porti a diventare una destinazione turistica esperienziale di qualità ricercata, con uno stile di accoglienza completamente rivisitato in ogni suo dettaglio, e per poterlo fare occorrerà passare per forza per la formazione professionale degli operatori e per la qualità appunto dei servizi offerti.
L’intenzione è quella di potenziare eventi ormai di respiro ampio della città di Fermo, quali Tipicità, la Cavalcata dell’Assunta, il brand del Natale magico, ovviamente crearne dei nuovi e farli entrare in un vortice di DESTAGIONALIZZAZIONE del turismo che esca dai canoni soliti della stagione estiva.
Tutto ciò dovrà intersecarsi con varie forme diverse di turismo, quali il bike tourism in linea con il cluster regionale, per cui abbiamo pensato di accogliere un progetto condiviso con i Comuni di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio di “Fermano outdoor” nel progetto più ampio di “Marche outdoor” che propone percorsi clasterizzati di sentieri per tutte le età e tipologia di genere turistico emozionale in sicurezza secondo standard europei. Così come il turismo green, del benessere, il wedding tourism, focalizzato sul borgo di Torre di Palme e non solo, il turismo congressuale e quello religioso e del benessere.
In questa nuova “era” dovremo essere tutti pronti alla condivisione ed al lavoro di squadra per offrire insieme una mappa importante di opportunità turistiche su cui puntare, non appena questo particolare momento sarà passato. A noi non manca nulla, posti bellissimi che dobbiamo solo essere capaci di promuovere ed in maniera diversa. Basta crederci ed io ci credo ! Buon anno a tutti”.