Si è ufficialmente aperta sabato scorso a Palazzo Brancadoro a Fermo, in via della Sapienza, alla presenza del Sindaco Paolo Calcinaro e
dell’assessore alla cultura Francesco Trasatti la mostra, a cura di Matilde Galletti, dell’artista Giovanni Oberti dal titolo “_I muri
sentono l’amore e la rabbia, ma anche la solitudine e la malattia. Nonsanno cos’è la musica, la ripetono_”.
Con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche, del Comune di Fermo e di Sistema Museo, l’esposizione, che rimarrà aperta fino all’11 agosto, sarà visitabile tutti i mercoledì con visite guidate, alle ore 18.00, su prenotazione al link: bit.ly/2BeAYdm [1].
La mostra si dispiega come un percorso, articolato similmente ai movimenti di un’opera musicale, e si apre con un momento di convivio offerto dai frutti secchi e disidratati dell’opera _Oggetti patinati.
_Attraverso il passaggio nelle stanze, lo spettatore compie una sorta di tour dall’andamento ritmato, musicale e cadenzato dai profumi e dai movimenti, che inizia e finisce per mezzo di una narrazione delicata, evocativa.
_I muri sentono…_è una mostra personale dell’artista Giovanni Oberti che ha studiato presso l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, dove si è diplomato nel 2006, ha tenuto diverse mostre personali in Italia e all’estero ed è organizzata da KARUSSELL/ARTE CONTEMPORANEA, associazione culturale composta da Matilde Galletti, Lidia Martorana, Marica Riccioni, che nasce dalle esperienze congiunte di diverse professionalità che, a vario titolo, si occupano di arte, comunicazione e contemporaneità.
Un ringraziamento a Banco Marchigiano [2], a Marco Ripa e al Circolo DI AVE [3]. In ottemperanza alle disposizioni nazionali, l’accesso alla mostra sarà regolato con le idonee misure organizzative tali da evitare il sovraffollamento anche attraverso lo scaglionamento degli ingressi, nel rispetto della normativa vigente.