Una mela al giorno, recita un detto della tradizione popolare, leva il medico di torno. Meglio ancora, dicono a Monte San Martino, se si tratta di una mela rosa dei Sibillini, famosa per la sua versatilità, le straordinarie proprietà nutrizionali e i nuovi utilizzi nel campo del benessere.
Dopo anni di abbandono e difficoltà e il rischio di scomparire per sempre dalle nostre tavole, la coltivazione di questo storico frutto, dal profumo intenso e dalla polpa acidula e zuccherina, è tornata a crescere negli ultimi 15 anni grazie al lavoro congiunto della comunità dei monti azzurri e del consorzio di tutela della mela rosa.
Delle caratteristiche e potenzialità nell’alimentazione e nel benessere di questo antico frutto si è discusso lo scorso 5 novembre a Monte San Martino in occasione del seminario divulgativo organizzato dall’unione montana dei monti azzurri, inserito all’interno della due giorni di eventi Sapori e saperi della mela rosa.
Straordinaria da un punto di vista nutritivo e organolettico, unica quanto a velocità di entrata in produzione e capacità di tolleranza nel tempo, la mela rosa, grazie ad un progetto ideato dai ragazzi dell’istituto professionale Frau di Sarnano, sostenuto poi dall’università di camerino, vanta ora nuovi interessanti utilizzi anche nel campo del benessere e della cosmetica.
Testimonial della manifestazione e moderatore del convegno è stato il conduttore televisivo del programma Melaverde Edoardo Raspelli, che si è detto entusiasta della mela rosa e colpito dalla bellezza e unicità di questo territorio.
di Laura Meda