Fermo – 19 ottobre 2017 – Arrivato ieri nella nostra regione a bordo di un Intercity preso in affitto da Trenitalia, il segretario del PD Matteo Renzi , dopo aver visitato in mattinata Fano, Osimo e Recanati ha fatto tappa nel primo pomeriggio a Montegranaro, ospite del calzaturificio Romit di proprietà del presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo Enrico Ciccola.
Ad attenderlo un nutrito gruppo di imprenditori del settore e di rappresentanti del mondo delle associazioni di categoria e dei sindacati. Con loro il segretario PD ha intavolato una riunione operativa a porte chiuse a cui è seguito un breve giro tra i reparti di produzione dell’azienda veregrense per confrontarsi direttamente con gli operai e ascoltare i loro problemi: “questo – ha più volte ribadito l’ex premier – non vuole essere e non sarà un tour elettorale, sono qui – ha spiegato – solo per ascoltare e prendere appunti“.
E di appunti il segretario PD ne avrà dovuti prendere molti, il presidente Ciccola gli ha consegnato una chiavetta USB e una serie di documenti con tutti i dati, non propriamente positivi, del distretto calzaturiero fermano maceratese e le proposte avanzate dalle associazioni di categoria per uscire dalla crisi, a cominciare dagli Stati Generali della Calzatura.
Cuneo fiscale, riduzione del costo del lavoro, Made in Italy e defiscalizzazione dei campionari, queste le richieste avanzate all’ex premier dai rappresentanti di Confindustria, Camera di Commercio di Fermo e Assocalzaturifici, che riconoscono comunque al segretario PD il merito di aver dato per la prima volta attenzione ad un settore fondamentale come quello della moda.
Lavoro e Made in Italy sono i due punti principali su cui Renzi dibatte e strappa applausi alla platea dei camici blu: “Non sono qui per fare promesse – ribadisce chiudendo il suo intervento – ma ho preso appunti e farò di tutto per garantire la tutela del made in e il mantenimento dei posti di lavoro”.
Dopo il suo breve discorso, Renzi riparte di corsa verso Porto Sant’Elpidio, Ascoli e Arquata, dove visiterà i cantieri della nuova fabbrica Tod’s.
Non c’è tempo per i dibattiti né per le domande dei giornalisti, qualche selfie con i suoi fedelissimi e via di corsa in auto alla volta della stazione di Porto Sant’Elpidio, senza neppur alzare lo sguardo verso lo sparuto gruppetto di contestatori che chiedeva, forse, solo un po’ di attenzione. Sarà per la prossima volta, magari per il tour elettorale, ora, per l’ex premier, è solo tempo di appunti.
di Laura Meda