Una carica di oltre 25.000 visitatori ha invaso in questi mesi le sale di Palazzo dei Priori a Fermo che ospitano le due mostre di successo dedicate ai geniali artisti Antonio Ligabue e Giuseppe Pende ed in generale i musei cittadini con il biglietto unico.
La grande richiesta ne ha siglato la proroga fino al 2 giugno 2024, per permettere a molti altri di ammirare da vicino le opere di “Spiriti selvaggi. Antonio Ligabue e l’eterna caccia” a cura di Vittorio Sgarbi e Marzio Dall’Acqua e “Giuseppe Pende. Realtà, sogno e visione” a cura di Vittorio Sgarbi.
Le mostre hanno ottenuto grande apprezzamento con un’affluenza in continua crescita proveniente sia dal territorio che da fuori regione come tappa di turismo culturale. Gli stili, i temi e soggetti trattati stanno affascinando sia adulti che bambini, dimostrandosi due mostre adatte anche a famiglie e ragazzi. Animali selvaggi, nature fantastiche, sogno e visione: le mostre di Antonio Ligabue e Giuseppe Pende meravigliano visitatori di ogni età. Notevole anche l’attenzione riservata da parte dei mezzi di informazione regionali e nazionali.
Nelle strutture museali della città, in generale, nel lungo ponte dal 25 aprile al 5 maggio ci sono stati 5.035 ingressi (ne sono stati 2.533 nello stesso periodo nel 2023).
“Due mostre di successo e ponti che hanno fatto registrare numeri record nei musei della città – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro – Fermo che continua ad essere attrattiva con i siti museali e con un patrimonio culturale che in questi giorni è stato apprezzato e ammirato da molti, senza contare il flusso alle due mostre che tanto successo stanno riscuotendo e che vengono prorogate al 2 giugno, proprio per dare la possibilità di poterle apprezzare, che stanno destando l’ammirazione di molti visitatori che con il biglietto unico poi visitano tutte le bellezze della città. La cultura è un segno distintivo di Fermo e questi numeri ne sono la dimostrazione più plateale”.
“Due ponti (25 aprile e 1 maggio) con numeri raddoppiati rispetto allo scorso anno, 25 mila ingressi nelle nostre strutture museali dall’apertura della mostra a dicembre fino ad oggi: i numeri parlano da soli – ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – e danno la fotografia esatta di come i nostri musei rappresentino la carta d’identità culturale della città, il principale biglietto da visita, in grado di attrarre visitatori in numero sempre maggiore, che vogliono conoscere Fermo e rimanerne ammaliati dalla bellezza. A fare da traino, due mostre che stanno dando enormi soddisfazioni per l’eco che hanno suscitato, tanto che abbiamo concesso più tempo ancora, fino al 2 giugno, per ammirarle. Gratitudine a Maggioli Cultura ed agli Uffici Comunali per il lavoro certosino e curato che portano avanti per la città”.
Per agevolare meglio gli ingressi e le notevoli richieste di visita, durante tutti i fine settimana (sabato e domenica) sarà garantito orario continuato per le mostre dalle ore 10 alle 19. Il biglietto delle mostre include l’ingresso al circuito museale di Fermo, composto da diversi spazi culturali (ingresso con orario ordinario compreso il weekend 10-13/15.30-18): Palazzo dei Priori, Cisterne Romane, Musei Scientifici di Palazzo Paccaroni, Museo Diocesano, Museo Civico Archeologico, Teatro dell’Aquila, Terminal Mario Dondero e Museo Archeologico di Torre di Palme.
Domenica 18 maggio, per la Notte dei Musei, è in programma la visita animata “Belve sulla pelle”, insieme con la pluripremiata body painter fermana Lucia Postacchini che dipingerà ispirandosi alle tele di Ligabue.
La mostra di Antonio Ligabue propone oltre 40 opere, tra cui due inedite (“Volpino” e “Aratura con buoi”), e in particolare il quadro immagine della mostra “Vedova nera” che non viene esposto dal 2015. È un’antologia di belve feroci che lottano per la sopravvivenza: una vera e propria giungla che l’artista immagina con allucinata fantasia fra i boschi del Po. La natura dipinta da Ligabue è il teatro di una violenza implacabile. Con queste immagini primordiali si misura Ligabue, fuori del tempo e fuori del suo tempo.
Altrettante opere presentano l’arte geniale di Giuseppe Pende, pittore sospeso tra innovazione e tradizione, con una visione paradisiaca della natura, una tecnica sopraffina nel vero e la tendenza a rendere poetico e suggestivo il verosimile anche di soggetti irreali e fantastici. Ha dipinto ciò che più amava per ottanta anni e riversato il suo intenso piacere di vivere nella pittura insieme a tutto l’amore per la bellezza del creato con una nobile ricerca, una tecnica sopraffina ed una creatività effervescente.
Spiega Vittorio Sgarbi: «Antonio Ligabue è più che un pittore e più che un artista. Ne esonda i confini, non rappresenta, non illustra, non ritrae ma prolunga la vita nella pittura. Ligabue descrive un mondo; non ha altro interesse. Non c’è favola: c’è rabbia, c’è sofferenza, c’è esaltazione.Giuseppe Pende è un artista coltissimo, che riflette l’antico connubio tra arte e scienza e un uomo eclettico dalla personalità prorompente, gioiosa e coinvolgente. È pittore, scultore, atleta, pianista per diletto e anche amatissimo insegnante di disegno dal vero all’Istituto d’Arte di Fermo. Li troviamo a Fermo, l’uno a fianco dell’altro, vicini e distanti, a rappresentare la necessità dell’espressione artistica che, forse, è in ciascuno di noi».
Pubblicati da Maggioli Cultura e Turismo anche i due cataloghi delle mostre: presentano con approfondimenti e accurate immagini le opere esposte nelle mostre. La genialità, il tormento, la realtà e il sogno sono i temi che caratterizzano e accomunano i due artisti dagli stili molto diversi tra loro e grazie ai quali si sono distinti nel panorama del Novecento.
Le mostre sono promosse da Regione Marche e Comune di Fermo con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e in collaborazione con Ligabue art projects, gli eredi di Giuseppe Pende e Mus-e del Fermano. Sponsor dell’evento sono Eurobuilding, Giano, CFL, Violoni Srl, ACRA Carifermo, Il Faro, La Cascina e DA.MI. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura e Turismo.