Sei giorni di festa per un totale di 49 appuntamenti in 11 luoghi diversi del centro storico di Macerata. Questi i numeri di partenza del festival letterario Macerata Racconta, giunto alla sua dodicesima edizione (tredici se si conta anche quella online del 2020), che dal 2 al 7 maggio ha riportato le storie e i libri al centro della vita cittadina.
Una settimana sorprendente, dedicata a chi ama i libri, ricca di gente che affolla i teatri e tutti gli altri spazi cittadini per assistere agli incontri, che fa domande, che acquista libri, e che si mette pazientemente in fila per il firmacopie. Un centro storico vivo che diventa spazio di incontro e confronto, dove nascono dibattiti spontanei sui libri appena presentati o dove passeggiando, ti puoi imbattere con gli scrittori e le scrittrici che si fermano a guardare il carosello dell’orologio di piazza o gironzolano curiosi tra le vie.
“Macerata Racconta quest’anno ha dato vita a un’edizione quanto mai aperta, di qualità, plurale e capace di riempire di pubblico e di contenuti i circa 50 appuntamenti che hanno favorito il confronto e la conoscenza ma anche la promozione del territorio grazie alla presenza di ospiti di rilievo nazionale – ha detto l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Il festival è stato in grado di generare incoming e positive ricadute economiche e di immagine a beneficio della città”.
“In questa settimana abbiamo mescolato le generazioni, respirato e toccato con mano la voglia della gente di incontrarsi e condividere un’esperienza e il fatto che tutto questo sia avvenuto parlando di libri lo rende ancora più esaltante – commenta il direttore artistico della manifestazione Giorgio Pietrani -. Ci mancano ancora dei dati per poter chiudere i conti relativamente alle presenze e ai volumi venduti dalle librerie e credevamo che sarebbe stato difficile ripetere il successo dell’edizione passata, invece già dai primi dati posso affermare con grande soddisfazione che siamo cresciuti ancora, superando le 6.000 presenze dello scorso anno e con oltre mille copie vendute nei soli banchetti presenti agli incontri. Tutto questo, nonostante un giorno in meno di manifestazione e la sfortuna di aver dovuto annullare tre appuntamenti a cui tenevamo molto. Tantissimi gli eventi andati sold out, circa il 70% degli appuntamenti in cartellone, così come sono stati tanti gli apprezzamenti ricevuti durante la kermesse sia dal pubblico che dagli ospiti, specialmente da chi, come Giovanni Floris o Giordano Bruno Guerri non erano mai stati a Macerata”.
Ormai stabile collaboratrice del festival e colonna portante di Macerata Racconta, Loredana Lipperini, ha così commentato “Sono rari i momenti in cui i festival letterari si trasformano in occasione di incontro e confronto, di intelligenza collettiva, di scambio proficuo di idee e speranze. In questa edizione di Macerata racconta è accaduto proprio questo, grazie all’associazione Contesto e alle bellissime persone che ci hanno accolto e ascoltato. Grazie!”
Quella che si è appena chiusa, infatti, è stata un’edizione “mostruosa” che ha decisamente confermato la caratura nazionale del festival e il suo radicamento nella città. Una manifestazione che, come ha affermato l’Assessore regionale alla cultura Chiara Biondi con il saluto alla conferenza stampa di apertura del festival, è uno dei festival di rilievo della regione e ha anche il grande pregio di rivolgere una particolare attenzione al mondo scolastico e ai giovani.
Macerata Racconta, ancora una volta, ha dimostrato che quella vocazione culturale che ha sempre caratterizzato la nostra città è ancora forte e viva: un pubblico numeroso, giunto da tutta la Regione e dalle regioni limitrofe, è arrivato a Macerata già dai primi incontri, in un crescendo che ha visto, nel fine settimana, il tutto esaurito con i bar e ristoranti a fare i doppi turni. Dalla prima edizione del 2011, il festival è costantemente cresciuto anche, e specialmente, grazie alla fiducia e all’entusiasmo con cui l’Amministrazione comunale ha voluto continuare a sostenere questo progetto culturale rivelatosi vincente e divenuto ormai un patrimonio di tutti.
Il festival ha invaso luoghi e raccontato storie rivolgendosi a tutte le fasce di età e offrendo un programma trasversale e plurale. Tutto questo è stato reso possibile anche al sostegno di COOP Alleanza 3.0, BPER Banca, Damiano Latini srl, APM e la preziosa collaborazione con l’Università , l’Accademia Belle Arti di Macerata e la Società Filarmonico Drammatica di Macerata.
Per chi non avesse avuto la possibilità di partecipare ricordiamo che molti degli appuntamenti sono stati registrati integralmente e l’organizzazione li rende disponibili attraverso il canale YouTube di Macerata Racconta.