Valentina Carvigiani, 35 anni; Andrea Mattei, 36. Una coppia che ha scelto di lavorare la campagna dopo gli studi universitari in Beni culturali.
A Magliano di Tenna, una minuscola chiesa bianca è dedicata alla Madonna delle Grazie. Le Grazie è anche il nome della contrada e dell’azienda agricola che i due giovani hanno iniziato a gestire da tre anni. Ma la storia è molto più «antica». Qui il genius loci è particolare. Tutto ha inizio con «nonno Armando»: Mario de Poccetta per gli amici. Lui è mezzadro di una famiglia squisita.
I suoi «magnifici padroni» sono i Fidanza, da cui il prof. Flaminio, grande scienziato dell’alimentazione, docente universitario. Armando con suo fratello tira avanti il podere. Sua moglie Emma viene chiamata più volte a Perugia, dal prof. Flaminio, ad «insegnare» ai futuri medici nutrizionisti come si cucina secondo la Dieta mediterranea. Eh sì, perché proprio dal campo governato da Mario de Poccetta prende le mosse il Seven Countries Study (lo Studio dei Sette Paesi). C’era un forno davanti a casa da cui Emma sfornava il pane per gli scienziati capeggiati da Ancel Keys. Ancora oggi i Mattei sono legati alla signora Alberta (moglie di Flaminio) e ad Alberto (fratello di Flaminio). «Gente eccezionale» commenta Andrea ripensando alle storie che gli ha raccontato suo padre Mauro, geometra, che nel 1979 sente il bisogno di dedicarsi al podere passato di mano dai Fidanza alla sua famiglia. La casa viene ristrutturata, viene aperto un agriturismo, si sta dietro a un vecchio vigneto. Mauro può contare sull’aiuto di sua moglie Anna Maria, ragioniera che sceglie, dopo la seconda gravidanza, di starsene in campagna. Anna nulla sa di campi. Studia, si informa, partecipa a corsi. Diventa componente il direttivo di Coldiretti. Passione e competenza si equivalgono. Mauro e Anna tolgono il vigneto e mettono un oliveto con tremila piante, mille sono di FS 17. Intanto vengono coltivati grano e girasoli. Impera il biologico.
La scomparsa di Mauro e la scelta di Andrea portano ad una svolta. Nel 2011, Andrea, che ha frequentato il liceo classico, ha studiato all’università e si sta dedicando alla falegnameria e al restauro, riflette sul suo avvenire. Di lavoro non ce n’è. Perché non provare con la terra ripartendo proprio dai sette ettari del podere di famiglia? Il ragionamento piace anche a Valentina. La scelta è fatta: agricoltori. Andrea inizia a frequentare tutti i corsi possibili e immaginabili, frequenta altre aziende, impara il mestiere. Mamma Anna Maria non fa mancare il suo appoggio. Valentina è brava nelle relazioni. La coppia punta sull’olio extra vergine-mono varietale, sulle piante officinali (che sono una grande passione dei due ragazzi, da cui ricavano tisane ed altri prodotti), sugli ortaggi. Il sistema applicato si ispira all’agricoltura naturale e sinergica di Masanoba Fukuoka, agricoltore, filosofo e poeta.
Si vive con la sola campagna? Per ora no. Ecco, allora, anche il B&B con tre camere e l’ospitalità ai turisti e agli studenti dell’Erasmus.
Bella campagna, buona ospitalità.