“Approvando la mozione a mia prima firma sulla riorganizzazione e il potenziamento degli uffici postali marchigiani, il consiglio regionale indica alla Giunta Acquaroli la strada da seguire per risolvere i notevoli i disagi subiti dalle popolazioni delle aree interne collinari e montane, molte delle quali residenti nelle aree del cratere sismico, a causa del ridimensionamento dei servizi offerti da Poste Italiane. C’è dunque soddisfazione e fiducia, perché ora il presidente ha il pieno mandato dell’Assemblea per avviare le necessarie interlocuzioni con la Dirigenza regionale e nazionale di Poste Italiane Spa e, qualora ce ne fosse bisogno, per intervenire nei confronti del ministro competente con opportune iniziative al fine di trovare un accordo tra le strategie aziendali e la salvaguardia dei servizi che devono essere resi a cittadini e imprese con tempestività, efficacia e prossimità, concertare la messa in atto di un piano di sviluppo che consenta di rilanciare le attività e i servizi sul territorio regionale, in particolare concertando l’attuazione di un piano occupazionale che possa costituire una efficace risposta alla cronica carenza di personale, oggi utilizzato non di rado perfino per supplenze negli uffici postali limitrofi o negli uffici postali con monoperatore”.A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.
“Non solo – aggiunge il consigliere dem -: il testo approvato impegna la giunta regionale ad adottare tutte iniziative ritenute opportune per la puntuale attuazione del progetto “Polis”, il cui obiettivo è quello di potenziare l’intera rete degli sportelli postali con positive ricadute positive anche sul servizio postale universale”.
“Tra l’altro – conclude Cesetti – la giunta regionale non deve partire da zero. Infatti, nella precedente legislatura, come assessore regionale avevo già avviato proficue interlocuzioni con la direzione di Poste Italiane per il mantenimento dei livelli essenziali dei servizi postali nel territorio regionale nel rispetto sia dei Protocolli d’intesa sottoscritti tra la Regione Marche e le Poste stesse, sia degli impegni presi nei tavoli di lavoro interregionali al Mef, a seguito dei quali era stato possibile definire un ruolo più attivo di Poste Italiane nelle Marche”.