Dal segretario regionale Cisl FP Marche Giuseppe Donati riceviamo e pubblichiamo:
“La Segreteria Regionale CISL FP Marche sostiene convintamente le rivendicazioni della RSU della
AST FERMO ed invita iscritti, dipendenti, cittadini ed Associazioni a partecipare all’Assemblea Presidio che simbolicamente i componenti RSU hanno organizzato VENERDI’ 24 FEBBRAIO a
partire dalle ore 13, davanti all’Ospedale di Fermo. La CISL FP ancora una volta sollecita i Sindaci del fermano a non lasciare soli gli Operatori della AST di Fermo nelle loro legittime richieste di essere trattati con dignità e non come numeri o caselline da riempire o spostare alla bisogna. Ne vale dell’efficienza dei servizi resi ai cittadini.
Cari Sindaci, senza Operatori motivati ed in numero adeguato, i vostri cittadini non potranno mai
avere risposte adeguate alle richieste legittime di prestazioni sanitarie, di prevenzione ed in tempi
accettabili. Difficile anche l’accessibilità all’unica struttura ospedaliera di Fermo perchè al di la
delle inagurazioni, molto di ciò che viene pubblicizzato poi rimane non fruibile a pieno a causa di
mancanza di personale. Ecco perchè sarebbe molto importante la vostra presenza al Presidio di
venerdì. Dovreste essere presenti e combattere con la RSU per una sanità pubblica, capace di
restare vicino soprattutto ai più deboli, meno abbienti, non autosufficienti. Con i numeri attuali
che vede carenze gravissime in AST FERMO di medici, infermieri, OSS, Tecnici Sanitari, personale
della prevenzione e della riabilitazione, e’ impossibile garantire pienamente il diritto alla salute di
ogni cittadino.
Cari Sindaci, mancano almeno 40 infermieri ma è un numero del tutto sottostimato, nei reparti,
ambulatori e servizi distrettuali e territoriali dell’Azienda fermana. La mancata assunzione di questi
40 infermieri significa sottrarre ai malati e agli utenti del fermano circa 60.000 ore di assistenza.
Mancano anche 15 OSS per poter garantire il supporto vero ed auspicato, che solo questa figura,
diventata molto importante negli anni all’interno dell’equipe assistenziale, può fornire al
personale infermieristico. Gli OSS garantiscono l’assistenza ai bisogni primari del malato. Senza di
loro, i malati non autosufficienti si sentono sicuramente molto più soli. La mancanza di 15 OSS
significa almeno 20.000 ore di assistenza in meno fornite ai malati.Le richieste della RSU sono note a tutti e vertono sulla pari dignità di trattamento all’interno dellaRegione Marche che significa non solo la necessità di riequilibrare i rapporti tra Funzione Pubblica Area Sindacale Territoriale di Fermo
Per numero di operatori e numero di residenti che per la provincia di Fermo è nettamente
svantaggioso rispetto ad altri territori ma anche di combattere la mobilità passiva dei cittadini del
fermano verso strutture di altre province o addirittura verso altre Regioni. Ogni anno la spesa in
uscita per prestazioni fuori AST Fermo sfiora i 14 miioni di euro su un budget di circa 270 milioni
assegnato dalla Regione. Questo, in molti casi, è generato da tempi lunghi e difficoltà di accesso
alle prestazioni specalistiche e diagnostiche. Nei giorni scorsi, la RSU ha pubblicato alcuni tempi di
attesa ( tutti verificati alla data del 8 febbraio) ch sono a dire poco, inaccettabili. Succede perchè
in carenza di professionisti, molte prestazioni “P” non riscono ad essere prese in carico dal sistema
pubblico. La rivendicazione della RSU pienamente condivisa dalla CISL FP, si basa su numeri ormai certificati e drammatici di carenza di professionisti, operatori, dipendenti dell’area amministrativa. Come
poter garantire una buona e dignitosa assistenza ai malati se le risorse per assumere nuovo
personale sono talmente contingentate ed assoggettate a limiti finanziari troppo stringenti come
ad esempio il famigerato “rispetto del tetto di spesa” del personale? Bisognerebbe però capire
anche come sono state assegnate le risorse per le assunzioni di personale alle cinque province
delle MARCHE. Vanno rivisti subito i criteri di ripartizione ma soprattutto non possono essere
attivati nuovi reparti o servizi, ad esempio Emodinamica, senza personale aggiutivo. Come pure
non è tollerabile sottrarre 21 professionisti dai turni per assegnare incarichi di funzione senza
l’adeguata sostituzione degli stessi.
Alla fine della fiera, lo sappiano cittadini, dipendenti e sopratutto i Sindaci, il Piano di Fabbisogno
di personale per l’anno 2023 pubblicato all’interno del PIAO della AST FERMO, prevede additittura
una riduzione di posti per infermieri ed OSS. Da 674 infermieri del 2022 si passa a 650 posti a fine
2023. Da 144 OSS del 2022 si passa a 136 a fine 2023. Non si hanno certezze sui rinnovi dei tempi
determinati in scadenza ad aprile nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Saltamartini ma
soprattutto il rischio peggiore sarà di perdere professionisti già formati perchè non sarà possibile
stabilizzarli, visti i limiti finanziari, in assenza di graduatorie valide per assumere perchè quelle
esistenti scadranno per legge. Va chiarito che tutti i numeri che si leggono sulla stampa di
chiamate per assunzioni, si riferiscono, ammesso che quelli chiamati firmeranno effetivamente il
contratto di assunzione, alla copertura del mero turn over quindi non ad assunzioni aggiuntive.
Alla faccia del riequilibrio delle risorse per Fermo!”