Dal presidente Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani, riceviamo e pubblichiamo:
“L’economia fermana si trova di fronte a una serie di importanti sfide e deve cercare di vincerle. Ha tutto per riuscirci, l’importante è non perdere le occasioni che le vengono offerte. In questi giorni è partita la campagna di ascolto e programmazione della regione Marche, insieme con Camera di Commercio e Svem, per usare al meglio i fondi del nuovo settennato europeo, ma anche per valutare le migliori azioni di supporto in particolare sui mercati internazionali. Al contempo le amministrazioni locali stanno lavorando, nelle loro possibilità, a nuove misure di sostegno del commercio al dettaglio, che è quello che maggiormente soffre, in modo da agevolare resistenza e rilancio.
A livello imprenditoriale si stanno facendo strada i progetti di rete, che sono la base per poter affrontare al meglio il futuro segnato dall’Industria 5.0. Come imprenditori, anche di piccole aziende, dobbiamo renderci conto che dietro questo numero si sviluppano processi tecnologici che aiutano l’uomo e non che lo limitano. Nel campo degli accessori e della lavorazione del ferro le reti sono già una realtà, come da sempre lo sono nel settore costruzioni. Ampliare i settori è uno dei miei obiettivi da presidente.
Anche perché ci sono campi, come quello del turismo, in cui muoversi da soli diventa un autogol. Promuovere il Fermano nella sua interezza è determinante per non essere schiacciati dal mercato, fosse anche quello regionale. Il mio è un invito alla politica ad agire in modo inclusivo, attraverso percorsi aggregativi di cui negli anni questo territorio era stato un modello. Trovare un linguaggio comune tra mondo produttivo e istituzioni è importante, è quello su cui sta lavorando il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, per dare una voce unica e forte al mondo delle imprese marchigiane.
Terminata la Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, sindaci, assessori e ministri torneranno a Milano per accompagnare e supportare chi uscirà dalla propria fabbrica con le migliori collezioni possibili per conquistare i buyer. Si sta per aprire una settimana cruciale per la nostra economia, quella delle fiere milanesi.
Micam, Mipel, Lineapelle, per citare le tre che si incrociano e che vedranno centinaia di aziende fermane in prima linea. La Regione con la Camera di Commercio ha confermato i contributi per le fiere, gli imprenditori hanno investito e sanno che c’è voglia di made in Italy. La conferma è arrivata dalle esposizioni orientali, Corea e Giappone, ma anche dall’America dove Lineapelle ha vissuto una due giorni newyorkese.
Siamo i più bravi nel settore calzaturiero, lo diciamo da sempre e siamo sempre più attrattivi anche per i grandi brand. Ma la nostra spina dorsale sono le Pmi, le aziende che grazie alla capacità artigianale tramandata da generazioni e quindi la nostra azione deve essere di sostegno e di accompagnamento anche sui mercati internazionali. Il tutto trovando il modo di avvicinare i giovani a un mestiere bellissimo che nel mondo ci invidiano e ricercano. La prima strada è puntare sulla formazione in sintonia con scuole e UniversitàTante sfide che insieme possiamo affrontare. Confindustria mette a disposizione personale e competenze, gli imprenditori la convinzione di poterle vincere: dando sostanza alla parola rete, guideremo la ripartenza”. –