Il contributo che può garantire l’innovazione e la ricerca per lo sviluppo delle imprese agricole guidate da giovani è fondamentale. È questo il concetto emerso dalla prima tappa di “Obiettivo Ricerca. Mettiamo al centro l’Agricoltura che innova” progetto nazionale nato in attuazione del protocollo d’intesa tra Agia-Cia, Cia-Agricoltori Italiani, Associazione Agricoltura è Vita-Cia e CREA e che, con l’obiettivo di concretizzare una road map nei Centri CREA di tutta Italia, è partito dall’appuntamento con Agia-Cia Marche al Centro CREA Orticoltura e Florovivaismo (CREA-OF) a Monsampolo del Tronto (AP). L’iniziativa che si svilupperà, quindi, regione per regione, ha rilanciato nelle Marche la volontà di avvicinare sempre di più giovani alla ricerca e alle sue specificità, mettere a fattore comune know-how e competenze, formazione e sperimentazione in campo e per settori agricoli. Numerosi sono stati i giovani imprenditori agricoli principalmente provenienti dalle Marche e dall’Abruzzo che hanno preso parte all’incontro. Un’intera giornata dedicata al focus “Orticoltura: innovazioni, tecniche agronomiche a basso impatto, valorizzazione della biodiversità”, organizzato in due sezioni: l’approfondimento teorico con esperti e tecnici e le visite guidate. L’apertura dei lavori è stata affidata agli interventi di Stefano Vaccari, Direttore Generale CREA; Daniele Massa, Direttore CREA – OF; Corrado Lamoglie, Dirigente Ufficio Trasferimento Tecnologico CREA e Catello Pane, NTT-CREA e del presidente della Cia delle province di Ascoli, Fermo e Macerata, Matteo Carboni, e del direttore Massimo Sandroni. Particolarmente interessanti gli interventi di Gabriele Campanelli responsabile del CREA di Monsampolo il quale ha relazionato sul tema: “Un esempio di positiva collaborazione ricercamondo operativo: il pomodoro “SAAB-CRA” e in proposito ci ha detto: “Il nostro obiettivo è quello di avvicinare la ricerca al mondo agricolo e questo può avvenire attraverso una maggiore collaborazione tra i centri di ricerca e gli agricoltori”. Il presidente nazionale di Agia-Cia Enrico Calentini ci ha detto: “Oggi è sempre più strategico creare connessioni tra agricoltura e mondo della ricerca e contribuire a sanare un gap di conoscenza e coprogettazione che, invece, sono cruciali per fare il salto di qualità in questa fase storica per l’Italia e l’Europa. Il futuro prossimo ci richiede di essere più green e digitali, sostenibili, ma anche competitivi. Dunque, portare ancora meglio sul campo la ricerca, lavorare insieme su produzioni resilienti e nuove tecnologie, è il passo realmente innovativo da fare con i giovani al timone. Noi con il CREA ripartiamo da qui e lo faremo con i Centri di Ricerca in tutta Italia per i giovani imprenditori agricoli di Agia attivi in ogni regione. Luca Bianchi presidente Agia-Cia Marche e vicepresidente nazionale ci ha detto: “Con estrema soddisfazione siamo riusciti a concretizzare nelle Marche il progetto nazionale ‘Obiettivo Ricerca’. Questo nuovo contatto giovani imprenditori agricoli e ricercatori è molto importante a livello territoriale, per dare impulso al ricambio generazionale in aree rurali più a rischio spopolamento e a sostegno dello sviluppo del settore agricolo in regione, puntando proprio sulle nostre produzioni. Accedere, quindi, al centro CREA che si trova a Monsampolo, ha permesso di avviare, con il supporto di Cia, Agia e l’Associazione Agricoltura è Vita nazionali, un percorso di crescita condiviso con la ricerca pubblica, per migliorare la qualità delle nostre materie prime, il relativo adattamento ai cambiamenti climatici, la sostenibilità delle nostre aziende”. “Politiche, strumenti e innovazioni a supporto delle imprese agricole” è stato il tema dell’intervento di Andrea Arzeni, CREA-PB. La ricercatrice Nadia Ficcadenti ha relazionato sul tema: “Dalla ricerca di base l’innovazione: Nad una linea/portainnesto di melone resistente al Fusarium wilt” e in merito ci ha detto: “Il nostro centro ospita costantemente delegazioni straniere che visitano i nostri laboratori dove vengono svolte anche importanti ricerche nel settore dell’agricoltura biologica e di precisione”. “La Banca del germoplasma della Regione Marche: Repertorio Regionale e Anagrafe Nazionale” è stato il tema dell’intervento di Sara Sestili, mentre Angelica Galieni ha tratto l’argomento su: “Ricerca e tecnologia: dalla sensoristica in campo ai micro-ortaggi”. “Miglioramento genetico in cavolfiore ed indivia di IV gamma. Esempi e possibilità di trasferimento tecnologico” è stato l’argomento trattato da Alessandro Natalini del CREA con un interessante test sul terreno dove sono stati analizzati i risultati dei progetti di ricerca realizzati grazie al contributo di Close.