Soddisfazione del consigliere Luca Santarelli per l’approvazione all’unanimità, nel corso dell’ultima seduta consiliare, della mozione riguardante l’istituzione di un Tavolo tecnico per l’applicazione del migliore modello organizzativo riguardo la figura dell’infermiere di famiglia e comunità. “La visione è quella di un professionista – spiega il capogruppo di Rinasci Marche tra i proponenti dell’atto di indirizzo – che al di là del tecnicismo diventi una figura amica per migliaia di cittadini, soprattutto anziani e bisognosi anche di un contatto umano, che li rassicuri e non li faccia sentire soli. Personalmente ho esercitato la professione di infermiere ed anche per questo sono particolarmente sensibile a questi temi”.
Santarelli pone l’attenzione anche sul fatto che l’organizzazione mondiale della sanità ha stabilito ormai da tempo il valore di questa figura professionale. E’ stato rilevato, infatti, che dove opera l’infermiere di famiglia il tasso di mortalità scende significativamente. Non solo. Nei sistemi regionali evoluti si è già sperimentato questo modello con enormi successi in termini di risposta positiva al servizio con indici di minor ricoveri impropri. “E’ vero che ad oggi bisogna fare i conti – afferma – con la penuria di infermieri in ospedale e qualcuno potrebbe pensare che istituire un’altra figura sia demagogico. Ma non è cosi perché l’infermiere in ospedale ormai da anni accusa il carico di un fardello troppo pesante che le grandi aziende sanitarie fanno sentire quotidianamente”. Secondo il capogruppo Rinasci Marche questo ” nuovo ruolo sarebbe, invece, apprezzato anche dai giovani laureati e sicuramente visto di buon occhio sia per la dinamicità sia per le attività assistenziali notevolmente meno pesanti rispetto a quelle richieste in una struttura ospedaliera”.
Per il consigliere regionale, inoltre, andrebbe rivisto anche il carico di lavoro dell’infermiere ospedaliero che in molti reparti non è equilibrato. Motivo per cui mentre una volta il lavoro in ospedale era un’ambizione “adesso è visto come un’occupazione di lavoro pesante con inevitabili esodi verso strutture più gratificanti”.
Il capogruppo di Rinasci Marche non manca di evidenziare il valore dell’approvazione della mozione all’unanimità e con la collaborazione di tutti. “La speranza – conclude – è quella di vedere presto operare nei nostri territori una figura competente e migliorativa dello stile di vita dei marchigiani. Un professionista che lavori in team col medico di famiglia, sempre più in affanno nell’assistere i pazienti a domicilio”.