Più di trenta artigiani e artisti coinvolti in oltre quattro mesi di lavoro all’insegna della creatività, alla ricerca della giusta ispirazione per omaggiare al meglio uno dei più grandi artisti del panorama internazionale. Si appresta ormai a giungere alla conclusione il percorso di “Tracce di Licini”, il concorso promosso da CNA Marche in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Ascoli Piceno, i Musei civici ascolani, il Comune di Monte Vidon Corrado e il Centro studi Osvaldo Licini, con la realizzazione operativa del consorzio Piceni Art For Job. A partire dalla figura e dalla straordinaria produzione di Licini, lo scopo del concorso era coniugare saper fare dei maestri artigiani e creatività dei pittori marchigiani e nazionali e individuare nuovi punti di contatto tra artigianato artistico e arte contemporanea, valorizzando reciprocamente due settori affini e richiamando nelle Marche artigiani e artisti attivi in tutta Italia.
In quest’ottica, i partecipanti sono stati chiamati a realizzare una creazione unica e originale, ideata a partire dalle opere di Licini attraverso una reinterpretazione personale delle creazioni del maestro di Monte Vidon Corrado. Artigiani e artisti si sono dunque cimentati con materiali e tecniche espressive differenti, reinterpretando l’immaginario di Licini e rielaborando la sua produzione artistica da punti di vista diversi in opere che conservano, ognuna a modo suo, una traccia evidente dell’arte del maestro.
Merito anche dei tre incontri motivazionali promossi nell’ambito del progetto, che hanno portato i partecipanti del concorso a visitare la Galleria d’arte contemporanea di Ascoli, il Centro studi e la casa-museo di Licini nella sua Monte Vidon Corrado e, per concludere, le aule e i laboratori della Scuola di Ateneo di Architettura e Design “Eduardo Vittoria” dell’Università di Camerino, con sede ad Ascoli, per conoscere più da vicino i luoghi e le atmosfere che hanno influenzato lo stile del maestro, traendo ispirazione anche dalle opportunità offerte in ambito creativo dalle nuove tecnologie.
La giuria presieduta dal direttore dei Musei civici di Ascoli Stefano Papetti e composta dalla presidente CNA Artistico e tradizionale Elena Balsamini, dal responsabile posizione organizzativa Artigianato artistico, tipico e tradizionale della Regione Marche Marco Moscatelli, dalla storica e critica d’arte – nonché presidente del Centro studi Licini – Daniela Simoni e dalla presidente CNA Artistico e tradizionale Marche Barbara Tomassini ha poi provveduto ad esaminare i lavori in gara, individuando le tre migliori opere e l’artista vincitore premiati nel pomeriggio di ieri, venerdì 26 agosto, durante la cerimonia di inaugurazione della mostra promossa in sala Cola dell’Amatrice a conclusione del concorso.
Visitabile fino al prossimo 2 ottobre in una location suggestiva come quella del Chiostro Maggiore di San Francesco, l’esposizione rappresenta l’occasione perfetta per chiudere il cerchio su un percorso ricco di soddisfazioni per artisti e membri del comitato organizzatore.
«Abbiamo scelto di riservare uno spazio esclusivo alle opere in gara per dare visibilità ad artigiani e artisti che hanno scelto di mettersi in gioco nell’ambito del concorso – dichiara Barbara Tomassini -. Siamo molto felici del riscontro in termini di adesioni e del grande interesse suscitato da questa iniziativa, finalizzata a dar vita a un confronto artistico nell’ambito del quale offrire a tutti la possibilità di rendere omaggio a Licini attraverso una personale reinterpretazione dell’opera del maestro. Da parte nostra abbiamo voluto mettere a disposizione dei partecipanti tutti gli strumenti necessari per avvicinarsi alla poetica di Licini, stimolando artisti e artigiani a creare qualcosa di nuovo e originale».
«Valorizzare il connubio tra artigiani e artisti significa porre l’accento su un rapporto che, in fin dei conti, esiste da sempre – sottolinea Gabriele Di Ferdinando, responsabile Artistico e tradizionale CNA Marche -. Spesso l’artigiano è l’esecutore materiale delle idee proposte dall’artista: con “Tracce di Licini” abbiamo cercato di trasporre questo legame su un piano diverso dando vita a nuove opportunità professionali e commerciali legate alla produzione di Licini, con potenziali risvolti concreti anche in termini di merchandising».
In occasione dell’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del sindaco Marco Fioravanti, dell’assessore comunale agli Eventi Monia Vallesi, del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, dell’assessore regionale al Bilancio Guido Castelli, dell’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini e di Barbara Tomassini, il professor Papetti ha tenuto una lectio magistralis dedicata al Novecento marchigiano.
Al termine della lezione, Daniela Simoni, Elena Balsamini, il direttore vicario della Scuola di Ateneo di Architettura e Design Carlo Vannicola e il consigliere regionale Andrea Maria Antonini hanno poi consegnato i premi ai primi tre artigiani selezionati dalla commissione, la rilegatrice anconetana e titolare della legatoria Librare Stefania Giuliani, l’artista e performer ascolano Ivo Cotani e la ceramista romana Stella Gallas, premiati con un contributo in denaro per l’originalità dell’esecuzione, delle tecniche applicate e dei materiali impiegati.
Il concorso ha previsto anche una menzione speciale con marchio “1m – Marche Eccellenza Artigiana”, assegnato dalla Regione Marche alle realtà dell’artigianato artistico operanti nel territorio regionale. Si tratta di un riconoscimento concesso alle professionalità e alle maestranze artigiane che negli ultimi anni hanno avuto la possibilità di accedere a percorsi di formazione e di trasferimento di competenze e metodologie e alle nuove generazioni di artigiani che hanno presentato la domanda di partecipazione al bando regionale dedicato ai percorsi integrati delle Botteghe Scuole. Nella fattispecie, ad aggiudicarsi la menzione speciale nell’ambito di “Tracce di Licini” sono stati il laboratorio di arti tessili La Congrega di Ancona e Carlo Forti, titolare di Axis srl a Monte Vidon Corrado.
Al di là delle opere in gara valutate dalla commissione, l’esposizione prevede inoltre una sezione fuori concorso aperta anche a istituti scolastici e semplici appassionati della straordinaria arte di Licini.
«Abbiamo aperto le porte del concorso a tutti i conoscitori dell’opera di Licini – spiega Arianna Trillini, presidente della CNA di Ascoli Piceno – stimolando in maniera privilegiata l’incontro tra arte, artigianato e design e favorendo la contaminazione reciproca tra tecniche, stili e linguaggi differenti. In questo caso la sfida consisteva nel dar vita a nuove connessioni tra il saper fare e il mondo delle arti e del design: siamo particolarmente felici che siano le opere stesse a testimoniare di aver centrato l’obiettivo».