ANCONA – Un’azione tempestiva a tutela dell’emittenza televisiva locale. È quella che è stata richiesta alcuni giorni fa attraverso la mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa e sottoscritta dai consiglieri Menghi, Antonini, Biondi, Marinelli, Cancellieri, Serfilippi (Lega), Mangialardi, Mastrovincenzo (Pd), Ruggeri, Lupini (M5s), Marcozzi, Pasqui (Fi), Rossi (Civici Marche), Ausili, Baiocchi (Fdi), Santarelli (Rinasci Marche) e Latini (Udc).
La questione posta in primo piano è stata quella legata al bando inerente la formazione delle graduatorie per l’assegnazione ad operatori di rete dei diritti d’uso di frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre in ambito locale (area tecnica 11 Marche).
La Giunta è stata quindi chiamata ad attivarsi presso il ministero dello Sviluppo economico in relazione al procedimento di sottoscrizione forzosa dei contratti a cui le società assegnatarie delle frequenze televisive per la diffusione dei contenuti delle emittenti locali nella Regione Marche sono sottoposte.
Nella mozione si chiede un ulteriore intervento presso il Mise per “poter ridiscutere i termini economici dei nuovi contratti, al fine di evitare distorsioni e correlate ripercussioni nel sistema informativo regionale”.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Nicola Baiocchi ha messo in evidenza come «l’ultimo bando del Mise sull’assegnazione dei diritti delle frequenze digitali stabilisca che le tariffe delle concessioni non siano superiori rispetto a quelle correnti”.
Tuttavia, malgrado questo, le società aggiudicatarie avrebbero presentato richieste dalle quattro alle cinque volte superiori rispetto ai prezzi attualmente in vigore.
La mozione è stata illustrata in Aula dal consigliere Anna Menghi (Lega) e nel corso del dibattito sono intervenute tutte le forze politiche.
Fonte: Agenzia DiRE – www.dire.it