E’ il momento decisivo per connettere alla Banda ultra larga (Bul) gli ultimi cento comuni delle Marche non ancora serviti. Sono quelli ricadenti nella cosiddetta “Area bianca”, dove nessun operatore interviene per la scarsa redditività dell’investimento, promosso invece dalla Regione con i Fondi del Por Fesr. Entro 18 mesi, è l’impegno strappato oggi dal presidente Acquaroli e dal vicepresidente Carloni, Open Fiber terminerà il Piano condiviso con la Regione. Ad Ancona l’amministratore delegato Mario Rossetti ha incontrato gli amministratori regionali e ha partecipato alla successiva conferenza stampa.
“Quella concordata oggi è una nuova ripartenza per recuperare i ritardi accumulati – ha sottolineato il presidente Francesco Acquaroli – Ogni cantiere completato è un’opportunità offerta al territorio per recuperare uno storico divario sociale e infrastrutturale che penalizza le zone periferiche e i borghi rurali. Aree definite bianche, che vedono sommarsi le carenze digitali a quelle infrastrutturali materiali, che non possono quindi risultare competitive nella sfida globale. Abbiamo predisposto un cronoprogramma che andrà osservato dall’operatore e sul rispetto del quale vigileremo attentamente”.
“Quando si è insediata la nuova Giunta regionale, non c’era nessun comune vendibile (cioè con le infrastrutture pronte a erogare servizi Bul), nonostante che il contratto con Open Fiber risalisse al 2016 – ha evidenziato il vicepresidente Mirco Carloni – Abbiamo trovato almeno tre anni di ritardi reali sui cantieri. Da ottobre 2020, mese in cui ha iniziato a operare la nuova Giunta regionale, sono stati oggi resi vendibili 73 comuni, grazie all’impulso impresso da questa amministrazione”. Carloni ricorda che sono state promosse “diverse riunioni con Open Fiber, alcune anche dure, ma sempre nell’interesse dei cittadini, perché la connessione domestica in Bul è il vero divario sociale da colmare. Specialmente nelle aree bianche, quelle di montagna, a maggiore dispersione, dove si fa più fatica a essere connessi e a vivere la dimensione e i servizi della grande città. Abbiamo insistito molto perché Open Fiber completasse tutti i cantieri. Oggi, dopo l’importante riunione con l’ad, venuto appositamente ad Ancona, abbiamo ottenuto che gli ultimi 100 comuni che mancano per coprire tutte le aree bianche, verranno conclusi entro i prossimi 18 mesi”.
Il tema delle Aree bianche “non è un tema economico, ma sociale – ha confermato l’ad Rossetti – Quello con la Regione Marche è un Piano Bul condiviso, su cui riteniamo di poter impegnare la Società e le aspettative dei territori. Tutta la parte della progettazione delle Aree bianche è praticamente completata, mancano ancora solo una decina di comuni, e saremo in grado di rispettare i 18 mesi oggi concordati”. L’avanzamento del Piano Bada ulta larga FTTH (Fiber to the home) nelle Marche, aree bianche, registra 73 nuovi comuni completati da Open Fiber nel 2021 (oltre ai 34 del 2020 e 10 del 2019, per complessivi 54% dei comuni coperti). Per il 2022 si prevedono altri 77 comuni completati (a fronte di 88 comuni aperti, 61 in lavorazione e 26 in fase di assegnazione dell’impresa). Nel 2023 verranno ultimati i restanti 27 comuni previsti.