MONTE URANO – Una panchina rossa per dire no alla violenza contro le donne. E per fare sentire meno sole quelle che trovano il coraggio di denunciare angherie e soprusi. È stato inaugurato ieri mattina in via Gramsci uno dei simboli della lotta contro la violenza di genere, atto finale di un percorso a cui il Consiglio comunale ha dato, all’unanimità, il via libera nell’ultima seduta, accogliendo la proposta della consigliera di minoranza Martina Susino. Ha rimarcato l’importanza di un’amministrazione unita sui temi dei diritti civili, la sindaca Moira Canigola. Che ha ricordato le 121 donne vittime, quest’anno in Italia, di femminicidio. Per la prima cittadina, è perciò fondamentale portare avanti con più forza e coraggio le iniziative a tutela dei diritti delle donne, perché «la violenza di genere è una problematica da tenere presente ogni giorno, non di cui ricordarsi solo l’8 marzo o il 25 novembre».
L’assessora alle Pari opportunità, Loretta Morelli, ha sottolineato l’attenzione alla tematica dell’amministrazione comunale, con attività di sensibilizzazione come la rassegna “Lei è Franca Viola” che, dopo l’interruzione per la pandemia, è pronta a ripartire il prossimo anno. «Questa panchina – ha spiegato Morelli – vuole essere simbolo di un ulteriore impegno, che ricorderà quanto noi, anche nella quotidianità, dobbiamo essere pronti a denunciare e a capire quando intervenire».
All’inaugurazione hanno partecipato i consiglieri regionali Andrea Putzu e Marco Marinangeli e tutto il Consiglio comunale di Monte Urano. Per Susino, che ha dato il via all’iniziativa, la panchina rossa è «un importante punto di partenza per sensibilizzare la comunità alla questione della violenza di genere e al rispetto della persona». Prima dell’inaugurazione, la presidente della Commissione provinciale Pari opportunità, Antonella Orazietti, ha rimarcato la necessità di rieducare la comunità, parlare ai centri formativi e fare rete, per intervenire in maniera sinergica su più fronti.