Ieri mattina a Fermo, nella cattedrale la Polizia di Stato ha celebrato la festività del suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo. Alla cerimonia religiosa officiata dal Vicario generale dell’Arcidiocesi Pietro Orazi e dal Cappellano della Polizia di Stato Don Adam Baranski, hanno partecipato il Prefetto della provincia di Fermo, il Procuratore della Repubblica, il Presidente della provincia di Fermo, i rappresentanti dei Comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Porto San Giorgio, i Sindaci di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio e rappresentanti delle istituzioni locali.
In ricordo del quotidiano impegno e del sacrificio degli appartenenti alla Polizia di Stato sono stati presenti i familiari delle Vittime del dovere, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Fermo, delle Organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato fermana, operatori della Questura, della Polizia Stradale e dell’Amministrazione civile del Ministero dell’Interno.
La cerimonia, come lo scorso anno, si è svolta in maniera sobria a causa dello scenario di diffusione epidemiologica e del vigente quadro normativo relativo alle misure di contenimento, improntata a criteri di massima garanzia per la tutela del personale, delle Autorità intervenute e della cittadinanza presente alla ricorrenza. La celebrazione liturgica è stata accompagnata da brani di musica classica ed operistica suonate con l’organo della Cattedrale ed interpretate dal soprano Rosita Ramini.
Al termine della cerimonia il Questore della provincia di Fermo, Rosa Romano, nel ringraziare tutti i partecipanti per la loro presenza, ha ricordato l’impegno costante al servizio della comunità delle donne e degli uomini della Polizia di Stato fermana nel contrasto ad ogni forma di illegalità e l’importanza della partecipazione di ogni cittadino al “sistema” legalità per conseguire la vittoria del bene sul male.
Sono stati ricordati alcuni dei numerosi risultati operativi della Polizia di Stato conseguiti nelle recenti attività di polizia giudiziaria, nei servizi di controllo del territorio e nelle attività amministrative ed il Questore di Fermo ha sottolineato che la sicurezza non può prescindere dalla sinergia e dalla collaborazione con la Procura della Repubblica, costantemente attiva nell’attività di coordinamento delle indagini, tra le Forze di polizia unite tra loro dal Servizio di garantire le migliori condizioni per la sicurezza, la stabilità ed il progresso sociale e con le Polizie Locali del territorio.
Un sentito ricordo è stato rivolto agli appartenenti alla Polizia di Stato in quiescenza, a quelli che hanno sacrificato la loro vita per la legalità e per le famiglie di tutti gli operatori in servizio che, con la loro vicinanza e comprensione, consentono loro di affrontare con serenità le difficili prove che ogni giorno comporta l’attività del poliziotto, con spirito del dovere e nel rispetto del motto “Esserci Sempre”. Al termine della cerimonia religiosa, il Prefetto della provincia di Fermo ed il Questore hanno consegnato agli studenti delle scuole primarie e secondarie della provincia, gli attestati di partecipazione al progetto “PretenDiamo Legalità” che la Polizia di Stato ha realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione al fine di promuovere la legalità nelle scuole. Presenti gli studenti ed i docenti di diverse classi delle Scuole Primarie “Salvano”, “Don Dino Mancini, “Sapienza” e “Magliano di Tenna”, delle Scuole Secondarie di primo grado “Torre di Palme” e “Da Vinci Ungaretti” che hanno preso parte al campagna di sensibilizzazione dei più giovani per favorire la loro crescita nei princìpi di legalità, rispetto delle regole e del corretto vivere sociale.