I finanzieri del Comando Provinciale hanno rafforzato ulteriormente il dispositivo di controllo economico del territorio, intensificando e potenziando i servizi di prevenzione e contrasto dei traffici illeciti e dell’evasione fiscale e contributiva, sulla base delle peculiari prerogative attribuite al Corpo, in via principale o esclusiva dalla legge, su tutto il territorio provinciale.
Il dispositivo operativo messo in atto ha visto la partecipazione di tutti i Reparti della Guardia di Finanza
dislocati sul territorio provinciale ed è stato prioritariamente orientato al contrasto dell’impiego di lavoratori “in nero” o “irregolari”, dell’abusivismo commerciale, della vendita di articoli contraffatti e/o insicuri, delle frodi nel settore del commercio di carburanti, dello spaccio di sostanze stupefacenti e degli illeciti nel settore della spesa pubblica.
Particolare attenzione è stata posta al territorio costiero, decisamente più permeabile alle attività criminose, al fine di scongiurare possibili traffici illeciti via mare, in virtù del ruolo esclusivo del Corpo quale polizia economico-finanziaria in mare, operando in stretta sinergia con il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona.
Numerosi gli interventi portati a termine, con una forza messa in campo di circa 60 finanzieri, oltre alle unità cinofile specializzate in servizi antidroga di stanza alla Compagnia di Civitanova Marche. Con l’occasione sono stati controllati circa 200 tra autoveicoli di lusso e automezzi commerciali, nonché identificate circa 250 persone, con lo scopo di acquisire dati, notizie ed elementi utili ad individuare possibili anomalie sugli indici di capacità contributiva e consentire, conseguentemente, la mirata selezione dei soggetti da sottoporre ad attività ispettive sulla base di elevati e concreti profili di pericolosità fiscale.
Diverse le irregolarità scoperte nei vari comparti operativi. Tra queste si segnala la scoperta di 2 lavoratori “in nero” presso un albergo della costa, di cui uno risultato anche percettore del reddito di cittadinanza, che ha fatto scattare per l’albergatore due maxi sanzioni – di cui una aggravata per l’impiego del lavoratore percettore del sussidio statale – che vanno da un minimo di 3.960 euro ad un massimo di 23.760 euro, nonché la segnalazione all’INPS per la sospensione e recupero delle somme illecitamente percepite dal lavoratore.
Il reddito di cittadinanza rientra, come noto, tra i principali strumenti di protezione sociale attualmente in vigore. Esso riveste carattere di prestazione assistenziale e spetta a cittadini che si trovano in disagiate
condizioni economiche. La Guardia di Finanza, per questo motivo, è da sempre impegnata a contrastare le frodi nei settori della previdenza e assistenza sociale, al fine di garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti che non ne hanno diritto.
Nel settore delle accise sono stati svolti 5 controlli a distributori stradali di carburanti, con la finalità di
garantire non solo il corretto assolvimento degli obblighi impositivi ma anche il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto e il rispetto della normativa in tema di trasparenza dei prezzi al consumatore. In tale contesto sono state rilevate, in 3 casi (a Monte San Giusto, Corridonia e Montelupone), irregolarità sulla corretta indicazione dei prezzi applicati e nelle comunicazioni periodiche al Ministero dello Sviluppo Economico dei prezzi praticati per ogni singola tipologia di carburante commercializzato.
Per quanto riguarda il contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di articoli contraffatti e/o insicuri, sono stati messi a segno 9 interventi, che hanno portato al sequestro di circa 12.000 articoli, tra pelletteria, abbigliamento, occhiali e bigiotteria, alla denuncia a piede libero di 2 soggetti e alla segnalazione alla competente Camera di Commercio di 6 responsabili e al Sindaco competente di 1 un extracomunitario per aver esercitato l’attività di commercio al minuto in forma ambulante senza le previste autorizzazioni. Per tali situazioni, ulteriori accertamenti verranno esperiti anche per verificare eventuali profili di irregolarità da un punto di vista fiscale.
I fenomeni della contraffazione e dell’abusivismo commerciale sono moltiplicatori di illegalità:
parallelamente, alimentano i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’immigrazione clandestina, dell’evasione fiscale e contributiva, del riciclaggio e di altri gravi illeciti. Chi compra merce contraffatta, peraltro, oltre a commettere un illecito, mette a rischio la propria salute, poiché tali prodotti spesso non rispettano gli standard di sicurezza richiesti dalla normativa.
Lo sforzo operativo della Guardia di Finanza, in tali comparti operativi, è altresì finalizzato a disarticolare l’intera filiera distributiva delle merci contraffatte o insicure, risalendo ai poli produttivi e commerciali, allo scopo di garantire un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.
Sul versante della lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, costante impegno della Guardia di Finanza a tutela della sicurezza economico-finanziaria e a difesa della salute pubblica, sono stati svolti 3 interventi, che hanno consentito di sottoporre a sequestro modiche quantità di sostanze illecite e di segnalare ai competenti Prefetti 3 soggetti, quali assuntori.