Ottantaquattro migranti arriveranno nel porto di Ancona tra lunedì e martedì a bordo della nave umanitaria tedesca Sea Eye, che li ha soccorsi al largo della Libia, a 800 miglia nautiche di distanza dallo scalo assegnato dal Ministero dell’Interno. I naufraghi erano a bordo di un gommone: sulla pagina e della ong tedesca, l’equipaggi riferisce di essere stato minacciato dalla “cosiddetta guardia costiera libica”, che ha messo a rischio l’operazione di salvataggio. Oggi è stato fatto il punto in una riunione con il prefetto Saverio Ordine. E’ l’ottavo sbarco di migranti nello scalo marchigiano dal gennaio 2023. Sarà seguito le stesso schema operativo degli altri sette sbarchi, fanno sapere fonti della Prefettura. Tra gli 84 migranti, di varia nazionalità (Mali, Somalia, Gambia), ci sono nuclei familiari, uomini e donne sole, e anche minori stranieri non accompagnati. Un paio di persone hanno problemi di salute, per disidratazione, ipotermia o difficoltà respiratorie. Dopo un primo accertamento sanitario a bordo, i naufraghi verranno trasferiti in bus al Paolinelli per l’identificazione e visite mediche. Alcuni naufraghi saranno poi accolti in strutture nelle Marche, altri partiranno verso altre regioni. Nella macchina organizzativa sono coinvolte le forze dell’ordine, la Protezione civile regionale, il 118, la sanità portuale, la Croce Rossa e l’Anpas, presenti anche Save the Children.