“Celebrare l’anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza è indice di grande senso di appartenenza ed affezione di noi militari verso la nostra Istituzione, poiché in tale giorno possiamo non solo fare un tuffo nel passato per commemorare e ripercorrere i nostri numerosi anni di storia, ma anche far conoscere alla collettività cosa è stato fatto e cosa continuiamo a fare tutti i giorni per il nostro Paese e per la popolazione, informando i cittadini sul prezioso servizio che le Fiamme Gialle sono in grado di offrire loro, in special modo nel comparto della sicurezza economico-finanziaria di cui il Corpo è l’indiscusso garante.
Innanzitutto, ringrazio il cuore pulsante del nostro Reparto, i 100 Finanzieri di Fermo, donne e uomini portatori di principi di legalità, equità sociale e rispetto delle regole, nonché di valori di lealtà, integrità morale e, soprattutto, senso dello Stato. Tutti principi e valori che attribuiscono al nostro operato un significato “sociale” e che consentono di far breccia nel cuore degli italiani, alimentando il sentimento di fiducia del cittadino nei confronti della Guardia di Finanza, dimostrato anche dalle centinaia di richieste pervenute al numero di pubblica utilità “117”.
Oggi, il risultato che perseguiamo è di essere una forza di polizia economico-finanziaria in grado di esprimere la sua vicinanza alla collettività, attraverso un’azione mirata a sostegno dell’economia sana del Paese, a evitare le strumentalizzazioni dell’emergenza sanitaria per avidità di profitti, a tutelare la salute pubblica e ad attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà delle imprese e dei cittadini onesti.
La missione istituzionale del Corpo è orientata su tre principali macro-aree di intervento: lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, lotta agli illeciti in materia di spesa pubblica e contrasto alla criminalità economico-finanziaria.
Il primo settore rappresenta l’obiettivo prioritario delle Fiamme Gialle, la cui l’attività si sviluppa grazie soprattutto a piani di intervento, mirati e selettivi nei confronti dei grandi evasori e di quelli abituali, e poi attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari per garantire l’effettivo “ristoro” alle casse dello Stato di quanto indebitamente sottratto alla collettività dagli evasori fiscali.
Nell’ambito della lotta agli illeciti in materia di spesa pubblica, la Guardia di Finanza si impegna per accertare le condotte che ostacolano il corretto utilizzo delle risorse messe a disposizione dallo Stato e dall’Europa, poiché l’impiego corretto dei fondi pubblici aiuta la crescita produttiva e occupazionale, contribuisce ad arginare l’impatto negativo della crisi economica e sociale conseguente all’emergenza pandemica ed al conflitto in corso e sostiene il rilancio del Paese. Non basta, infatti, garantire che ogni cittadino versi allo Stato le imposte dovute in relazione alla propria capacità contributiva, ma occorre anche assicurare che le risorse pubbliche derivanti dal prelievo fiscale siano impiegate correttamente, anche nella forma dei sussidi, contributi e finanziamenti stanziati a beneficio di coloro che ne abbiano effettivamente diritto.
Inoltre, l’azione del Corpo è coinvolta a pieno titolo nella lotta alla criminalità organizzata, soprattutto nel disvelamento delle operazioni di riciclaggio e nel contrasto delle attività imprenditoriali e professionali attraverso le quali le organizzazioni criminali reimpiegano i capitali illecitamente accumulati e si mimetizzano nella società civile e nell’economia legale.
La strategia del Corpo si fonda sulla sistematica aggressione dei sodalizi criminali sul versante patrimoniale, ponendo in essere le indagini necessarie per pervenire al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti dalle attività delittuose, nonché delle aziende finanziate con capitali mafiosi.
Si tratta di accertamenti decisamente complessi ed articolati, in linea con i compiti attribuiti al Corpo e con la professionalità e l’esperienza maturata nel ruolo di polizia economico finanziaria.
In tale ambito, le attività, eseguite costantemente sulla base di una preventiva analisi, portano allo sviluppo di accertamenti patrimoniali, in applicazione della normativa antimafia, ed al monitoraggio di soggetti pericolosi, a cui seguono indagini finalizzate a dimostrare il loro coinvolgimento in numerosi reati, sia di carattere fiscale che “comuni”.
Nei contesti descritti si inquadrano alcuni tra i principali risultati di questo Comando Provinciale:
- scoperta di 22 evasori totali (soggetti completamente sconosciuti al fisco), che hanno sottratto a tassazione circa 21,2 milioni di euro di imposte dirette ed omesso di versare IVA per 2 milioni di euro;
- denuncia, per reati fiscali, di 27 responsabili;
- 27 persone, tra soci, amministratori o responsabili di società sottoposte a procedure fallimentari, sono stati denunciati alla magistratura a conclusione di indagini in materia di reati societari e fallimentari, per aver distratto dai patrimoni aziendali 10,1 milioni di euro a danno dei legittimi creditori;
- nel comparto della tutela della spesa pubblica sono stati svolti 213 interventi e 228 deleghe d’indagine, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria, che hanno portato ad accertare:
- una frode di circa 150.000 euro, perpetrata da un soggetto che per quasi 20 anni avrebbe indebitamente percepito dall’INPS una pensione di invalidità non dovuta, a fronte di una attestazione non veritiera della sua condizione di “cieco assoluto”;
- 109 indebite fruizioni di prestazioni sociali agevolate (di cui 94 redditi di cittadinanza), per un importo complessivo indebitamente percepito di oltre 321mila euro. Grazie alle indagini, inoltre, sono state bloccate le erogazioni di ulteriori 316mila euro di contribuzioni richieste, ma non ancora riscosse;
- un danno erariale di oltre 46mila di euro, con la segnalazione di 2 responsabili di diverse violazioni, per aver percepito indennità non dovute.
Nel settore della lotta alla criminalità economica e organizzata sono stati profusi sforzi quotidiani per contrastare il contrabbando, il riciclaggio, l’usura, la contraffazione ed il traffico illegale di sostanze stupefacenti. La continua presenza sul territorio e le qualità investigative del personale hanno permesso di raggiungere significativi risultati, quali, tra gli altri:
- esecuzione di oltre 320 interventi, anche con l’ausilio delle unità cinofile antidroga del Comando Provinciale, che hanno permesso di segnalare più di 240 soggetti per detenzione di sostanze illegali, di denunciarne 41 (di cui 4 arrestati) per spaccio di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, eroina, hashish e marijuana, e di sequestrare 5,2 chilogrammi di droga pronta per essere immessa sul mercato;
- sequestro di 44.300 prodotti contraffatti, con falsa indicazione del Made in Italy, o non sicuri;
- nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro, nel corso di 10 interventi, sono state sottoposte a sequestro 175 banconote false per oltre 13mila euro””.