Tra le tre strutture regionali in cui si potrà sperimentare la cura del super plasma, insieme a a Pesaro ed Ancona, c’è anche l’ospedale Murri di Fermo.
Il comitato etico ha dato parere favorevole al protocollo coordinato dal primario della clinica di malattie infettive di Torrette, Andrea Giacometti, e Giovanna Salvoni, responsabile del centro regionale sangue. La squadra di 20 persone presieduta da Paolo Pelaia ha fornito specifiche che riguardano l’idoneità del plasma donato, in relazione agli anticorpi neutralizzati e l’efficacia su pazienti curati da altri farmaci sperimentali.
Nella scheda del consenso informativa della durata di 10 anni nella cartella clinica del paziente, verranno inseriti gli effetti indesiderati che sono simili a quelli causati da una normale trasfusione: febbre, reazioni cutanee, sudorazione.
La sperimentazione già avviata in Toscana , Lazio, Umbria e Liguria, è promossa anche da Guido Bertolaso che si dichiara come prossimo donatore. In Lombardia la mortalità è dimezzata da una media del 15% al 6% attuale, usando il plasma ricco di anticorpi delle persone guarite dal Codiv 19.